Incastonato come una perla scorre tra dua erti frangenti rocciosi l'Avisio, uno dei più noti torrenti della nostra provincia. Affluente di sinistra dell'Adige, ha origine sulla Marmolada a 2054 m s.l.m. presso il Passo Fedaia e da lì inizia la sua lenta discesa verso valle come uno sciatore alle volte più turbolento e altre più morbido, con larghi chalk stream alternati a correntoni.
Andrà ad attraversare ben tre valli prima di giungere a Lavis: la Val di Fassa, la Val di Fiemme e la Val di Cembra.
E' proprio del tratto che percorre quest'ultima valle del quale vorrei scrivere perché penso abbia più di una nota di merito per popolazione ittica e ambiente di pesca; merito anche della gestione ad hoc da parte dell'APDT, l'associazione con l'estensione maggiore di acque al momento nella provincia di Trento.
Da anni è attiva garantendo una costante vigilanza e attività di ripopolamento facendosi carico di varie mansioni tra le quali la spremitura di pesci adulti e il posizionamento di scatole vibert, con un incubatoio attivo presso l'Altipiano della Vigolana.
Il tratto in concessione all'Associazione va dalla diga di Stramentizzo alla foce in Adige presso Lavis, a pochi chilometri da Trento.
Il regno della trota marmorata
Se dovessimo andare a definire un pesce che caratterizza il Trentino-Alto Adige forse sarebbe proprio lei, la regina, la trota marmorata.
Pesce forte, dalla spettacolare livrea appunto "marmorizzata" che la rende spesso pressoché invisibile in acqua agli occhi del pescatore la marmorata abita l'Avisio lungo tutti i suoi 90 chilometri di lunghezza e viene insidiata a spinning, con minnow di buone dimensioni o cucchiaini, ma anche a ninfa e a secca vista la sua abbondante presenza.
Vi assicuro che avere un combattimento con una marmorata di buona taglia dalla livrea elettrica su una canna da ninfa con un terminale del 16, immersi in un contesto selvaggio e naturale come quello della Val di Cembra, è un'esperienza magica e indimenticabile.
Tecniche di pesca nel torrente Avisio
Noi di Water Whisperers siamo soliti affrontare l'Avisio principalmente a mosca, anche se nel corso dell'anno può capitare qualche uscita a spinning alla ricerca della marmo da sogno.
A inizio stagione ma anche con l'arrivo del caldo rende sicuramente benissimo la pesca a ninfa; canne lunghe da 10 piedi o più saranno sicuramente d'aiuto per raggiungere i rigiri d'acqua dall'altra parte della sponda o manovrare al meglio le nostre ninfe tra i grossi massi di porfido vulcanico. Come ninfe funzionano alla grande le classiche phaesant tail su testina oro, ma anche piccole ninfe viola, rosa, grossi caddis e imitazioni di plecottero rendono bene.
Per quel che concerne la pesca con la secca sicuramente l'Avisio non è un fiume facile ed alla portata di tutti. Con acqua alta e veloce infatti non sarà facile fare mending con la coda o dare il giusto dragaggio alle secche; anche se le bollate con l'arrivo del caldo e nei momenti giusti ci sono e una bella sedge o una olive dun di buone dimensioni possono regalare bei pesci.
A spinning invece possiamo veramente sbizzarrirci per quanto riguarda gli artificiali, quelli che la fanno da padrone sono real winner e minnow affondanti dai 5 ai 12-13 centimenti, cucchiaini dalla misura del 3 a salire e gomme varie come gulp o fiiish (ovviamente nei tratti di libera dove concesso). Non dimentichiamo di utilizzare un guadino a rete gommata e di effettuare il catch and release nel modo meno traumatico possibile per il pesce, al fine di preservare la splendida e preziosa fauna ittica di questo corso d'acqua.
Zone e Accessi
A scendere dalla diga di Stramentizzo alla "moia dei corvi" inizia la concessione A.P.D.T. con una zona libera, che si interrompe poco sotto a Casatta in Val Floriana, dove inizia una lunga zona no-kill con la possibilità di pescare con due esche artificiali senza ardiglione, ovviamente catch and release. La zona libera riprenderà più in basso al Pont dela Rio, nei pressi dell'abitato di Sover, e continuerà per tutta la parte basse della Val di Cembra fino a poco sopra Lavis.
Dalla serra di San Giorgio infatti si interrompe e inizia una zona trofeo istituita qualche anno fa, denominata Riserva San Giorgio; per pescare qui serve un permesso speciale ed è obbligatorio prenotarsi.
L'ultimo tratto prima della foce (dove la pesca è vietata perchè in corrispondenza di un biotopo) è una zona libera ed fino alla recente modifica legislativa venivano effettuate semine di materiale ittico adulto.
Andiamo a ricapitolare le varie zone, dunque!
ZONA LIBERA
C1 - C2 - C3
ZONA NO KILL
CK
ZONA TROFEO
RSG
Essendo la Val di Cembra piuttosto impervia i sentieri e le stradine per arrivare sul fiume spesso e volentieri non sono di facile accesso. Se volete vivere un'esperienza wild ed autentica è possibile trovare sul territorio diversi accompagnatori e guide di pesca che vi sapranno regalare una giornata indimenticabile tra abeti, grosse rocce e pesci dalla livrea mozzafiato.
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Tight lines!
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